Cos’è il CeD Terra

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Cos’è il CeD Terra 2023-10-10T14:31:32+00:00

Il Centro di Documentazione Permanente sulle Case di Terra è nato per raccogliere le testimonianze delle conoscenze locali sul costruire in massone (terra mista a paglia) una conoscenza tecnica unica della quale in tutta Italia ci restano ancora alcune testimonianze solo nelle campagne abruzzesi e marchigiane. Si tratta di un “savoir faire” unico, che rappresenta un ponte per ritrovare tutto quel patrimonio rurale che caratterizzava la vita sociale delle campagne abruzzesi prima dello sviluppo industriale di quest’ultima metà del secolo.

Il Centro di Documentazione Permanente sulle case di terra cruda è nato su iniziativa del Comune di Casalincontrada.
Nel 1996 è stato riconosciuto con la Legge Regionale n144/92 “Norme in materia di musei di enti locali e di interesse locale” offre i seguenti servizi: biblioteca, fototeca, diateca, organizzazione di eventi culturali sull’edificazione in terra cruda.
Espone su pannelli i materiali resi disponibili dall’ A.I.C.A.T. (Associazione Italiana Cultori dell’Architettura in Terra il cui coordinatore nazionale fu l’arch. Eugenio Galdieri) che documentano la presenza delle case di terra in Italia e nel mondo. Mantiene in allestimento la mostra Memoria e Realtà che, dal 1985, riordina ed analizza il territorio abruzzese e lo mette in relazione con la realtà algerina, inoltre raccoglie i primi materiali del censimento avviato nel 1981 sul proprio territorio, dalla Provincia di Chieti sulla presenza delle case di terra.

DOV’È IL CED TERRA

Via Francesco Paolo Michetti,1 – 66012 Casalincontrada (Chieti) – ITALY
Presso i locali di Villa De Lollis
tel. +39 0871.370975
visite su prenotazione – Ingresso gratuito

LE ATTIVITÀ DEL CENTRO

  1. Visite guidate alle seguenti mostre permanenti situate nel centro:
    • la terra come materiale da costruzione antico e moderno nel mondo
    • la costruzione in terra in italia
  2. Visita guidata al patrimonio locale.
  3. Animazione di laboratori pratici sulle tecniche costruttive tradizionali, in particolare sulla costruzione in “massone”.
  4. Organizzazione di conferenze, proiezione di diapositive e video sui temi della costruzione tradizionale e moderna in terra e sui sistemi di costruzione ecocompatibili.
  5. Consigli e informazioni per proprietari, progettisti e imprese.
  6. Elaborazione di progetti di sensibilizzazione ai temi dell’ambiente, del patrimonio locale, della cultura materiale tradizionale, dell’impatto ambientale del costruire per scuole di primo e secondo grado.


I SERVIZI

  • Biblioteca Specializzata.
  • Fototeca, diateca e videoteca.
  • Allestimento di mostre.
  • Esposizione di materiale tridimensionale sui temi della costruzione in terra, dell’architettura spontanea vernacolare e dell’architettura bioecologica.


LE CASE DI TERRA

Le Case di Terra di Casalincontrada partecipano ad un fenomeno presente in gran parte delle province di Chieti e Teramo.
Esse si diffusero in modo massiccio nella prima metà dell’ 800, quando si verificò un notevole frazionamento dell’unità poderale classica che, di conseguenza, moltiplicò la “domanda” di case coloniche.
L’ esigenza di soddisfare tale domanda al minimo costo possibile, portò alla diffusione della edificazione con impasto di terra cruda e paglia certamente la meno costosa dell’epoca. Un’indagine ISTAT del 1934 attestava che le case di terra costituivano ancora il 20% del patrimonio edilizio abruzzese, processi di urbanizzazione e la conseguente “deruralizzazione” degli anni ’50 e ’60 innestarono un processo di abbandono e sostituzione dei vecchi manufatti in terra cruda.
Oggi le Case di Terra sono “episodi” isolati nelle campagne abruzzesi, testimoni di una memoria contadina che il centro di documentazione intende conservare, tutelare e valorizzare a fini culturali e turistici.


LA TERRA COME MATERIALE DA COSTRUZIONE

Quasi il 40% della popolazione mondiale abita in case di terra. Questo materiale millenario viene utilizzato dall’umanità per costruire le proprie abitazioni in tutto il mondo, in zone climatiche molto differenti. Nei paesi industrializzati questo materiale, abbandonato attorno agli anni ’50, è stato riscoperto per le sue qualità di risparmio energetico, ecocompatibilità e salubrità, che comporta un miglioramento del benessere abitativo.